PSICOLOGO MILANO

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Psicologia clinica

Disturbi depressivi

Depressione così come viene comunemente utilizzato, è un termine generico che sta a indicare quando una persona si trova in uno stato di abbattimento, di sconforto, di prostrazione fisica, e più spesso psichica, che viene usualmente definita con le seguenti espressioni: depressione delle forze, depressione di umore; essere in uno stato di depressione; avere momenti di grave depressione, ecc. si può dire che aspetti depressivi sono presenti in tutte le situazioni esistenziali in cui c’è una sofferenza psicologica, ma qui cerchiamo di porre l’accento su un tipo di disagio nel quale è la depressione il sintomo più rilevante.
   Con significato più specifico, in psicopatologia, la depressione è uno stato caratterizzato da una modificazione del tono dell’affettività in senso malinconico: tristezza e senso di vuoto, irritabilità, pessimismo generale, perdita degli abituali interessi, svalutazione delle proprie capacità psichiche e fisiche, riduzione della capacità di concentrarsi ecc. spesso sono presenti anche sintomi fisici come affaticabilità e mancanza di energia, sonno disturbato, dolenzìe senza causa specifica ecc.
   La depressione intesa come ‘Episodio depressivo maggiore’ è un disturbo che fa parte dei ‘Disturbi dell’umore’ così come sono classificati sul DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali); si tratta della manifestazione clinica più evidente di alterazione in senso negativo dello stato d’animo, in quanto i sentimenti di tristezza, disperazione, marcata diminuzione di interesse e di piacere per le proprie attività abituali, caduta di ogni speranza per il futuro, pensieri di morte ecc. determinano un cambiamento significativo rispetto a un precedente livello di funzionamento raggiunto. ( I principali altri disturbi dell’umore oltre al Disturbo depressivo Maggiore, sono i Disturbi Bipolari e il Disturbo Ciclotimico caratterizzati entrambi da una oscillazione periodica dell’umore da depresso a eccessivamente euforico, il Disturbo Distimico anche se meno grave dei precedenti, tuttavia contraddistinto dalla persistenza di uno stato d’animo tendenzialmente triste, irritabile con ridotta energia, con bassa autostima ecc.)
   Quando si parla di depressione in senso clinico si intende un quadro sintomatologico nel quale la condizione soggettiva è simile o si avvicina a quella descritta; niente a che vedere con la tristezza o la nostalgia passeggere che possiamo provare in certi periodi oppure anche come variazione dello stato d’animo nel corso della giornata. Il tal caso si tratta di normali cambiamenti del nostro sentire che spesso possiamo più o meno facilmente collegare a fatti o pensieri che ci stanno attraversando in quel momento o in quel periodo.
   Episodi di alterazione dell’umore sono possibili e frequenti nel corso della vita. È evidente che durante l’esistenza di una persona avvengono tanti e tali eventi per cui è ovvio preventivare anche l’esperienza emotiva della tristezza; anzi la possibilità di sperimentare l’intera gamma delle emozioni di cui l’essere umano è capace, permette di sviluppare e di ampliare le esperienze di vita e di approfondire i sentimenti che l’individuo è potenzialmente in grado di provare. In questi casi non si tratta di un disturbo dell’umore di rilevanza clinica, ma di reazioni emotive e di sentimenti normali che attraversano la nostra vita psichica; anche in questi casi il ricorso a un trattamento psicoterapeutico può essere utile per approfondire la capacità di analisi del proprio mondo interiore e per sviluppare ulteriormente alcune potenzialità psichiche latenti.
   Nei casi in cui la Depressione si presenta con le caratteristiche di marcata sofferenza più sopra descritte, è non solo opportuno ma necessario intraprendere una Psicoterapia interpersonale e, laddove sia possibile, una Psicoterapia Psicodinamica, soprattutto quando il paziente assume una terapia farmacologica, che talvolta ( purtroppo ) rimane l’unico presidio terapeutico adottato.
   Le ricerche più recenti, sugli esiti delle terapie di questi disturbi, sia quelle provenienti dall’ambito Psicoterapeutico, che quelle provenienti dalle Neuroscienze ( Solms, Turnbull 2004; Bateman, Fonagy, 2006; LeDoux 2016; Kandel, 2007; Levy, Ablon, Kächele,20015) hanno dimostrato l’utilità e la necessità della Psicoterapia in associazione con i farmaci per trattare efficacemente questi pazienti.
   La Psicoterapia può condurre alla individuazione dei motivi profondi che hanno provocato la caduta della forza vitale e dell’autostima, inoltre è utile al paziente per individuare, comprendere e prevenire le cause di stress psicosociale che contribuiscono alle cadute depressive che spesso si ripresentano periodicamente durante la vita della persona che ha sofferto di questi disturbi.

Le foto utilizzate su questa pagina del sito sono state realizzate da Lucia Caccia e sono di sua proprietà.

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